Dopo il lavoro, vado a fare la spesa nel nuovo supermercato che hanno aperto vicino al mio ufficio. Mio marito passerà a prendermi tra mezz’ora in macchina per aiutarmi a caricare le borse.
Prendo il carrello e entro a dare un’occhiata. Indosso una gonna rossa molto aderente che mi arrivava poco sopra il ginocchio, che mette in risalto il mio sedere e scarpe nere lucide con il tacco a spillo. Sopra invece ho messo una camicetta dello stesso colore in cotone, senza reggiseno perché le mie tette sono belle sode. A mio marito piace sempre toccarle prima di uscire di casa perché, dice, gli portano fortuna.
Entrata nel reparto dei formaggi, comincio a cercare gli ingredienti che mi servono per cucinare la cena: quella sera i nostri vicini vengono da noi per festeggiare il compleanno di mio marito.
Appena mi avvicino ad uno dei frigorigeri un brivido mi scende sulla schiena e i miei capezzoli diventano subito duri, spingendo da sotto al tessuto per uscire.
Guardo il mio seno per vedere se sono troppo in fuori e, con la coda dell’occhio, vedo un ragazzo vicino a me che mi sta guardando proprio in quel punto. Alzo gli occhi per vedere chi è: non lo conosco ma è bellissimo. Indossa una maglietta bianca attillata che mette in risalto i suoi muscoli e dei jeans stretti, strappati sulle ginocchia. Il ragazzo si sente osservato e ricambia il mio sguardo: quando i nostri occhi si incrociano mi sorride.
Sento uno strano calore prendermi tra le cosce. – Ciao – gli dico – fa freddo oggi.
Lui fa un passo verso di me e con il petto si avvicina al mio seno, fingendo di prendere un formaggio dietro di me. Sento i suoi pettorali sfiorarmi i capezzoli e questi diventano ancora più duri. Mi sporgo verso di lui e mi appoggio: ora non sento più freddo ma sento un calore spingere dal basso e risalire fino al mio seno.
Vorrei che mi toccasse di più, che aprisse i bottoni della mia camicetta uno per uno, e che mi prendesse le tette come fa ogni mattina mio marito.
Il ragazzo mi sorride. Capisco di piacergli: – Sei stupenda – mi dice – se vuoi possiamo andare a prendere un caffè qui fuori.
– Va bene – rispondo.
Lui si sposta per lasciarmi passare ma con la mano mi fa una carezza sul sedere. Non resisto più. Mollo il carrello, lo prendo per mano e ci nascondiamo tra uno scaffale e l’altro. Poi appoggio le mie mani sul suo petto, lui mi stringe forte e avviciniamo le labbra. Sento il suo alito caldo sulla mia bocca. Lui con la lingua passa piano sulle labbra e poi mi bacia. Io non resisto, gli slaccio i pantaloni e tiro fuori il suo pene dalle mutande, poi mi abbasso e comincio a succhiare. È duro e grande, e io vado su e giù con la testa. Sono così presa che non mi accordo subito che qualcuno mi sta chiamando.
– Cosa stai facendo?
Mio marito è davanti a me e mi ha visto! Mi sistemo la camicetta come meglio posso ma i miei capezzoli sono troppo duri e si vedono spuntare dal tessuto. Vedo che mio marito guarda lì, so che vorrebbe toccarmi il seno, aprire i pantaloni e mettersi al posto del ragazzo. Ma è arrabbiato e si trattiene.
– Sei una troia – dice.
– È colpa mia signore – dice il ragazzo – sua moglie è bellissima e non ho resistito…
– Zitto tu – risponde mio marito – se parli ancora ti prendo a pugni. – Poi si volta verso di me: sono riuscita a sistemare la gonna ma per la camicetta non c’è nulla da fare così mi tengo le mani strette al petto per coprirmi il più possibile. Mio marito mi prende per la vita e mi trascina fuori dal supermercato, fino alla macchina. Apre la portiera e mi fa salire dicendo: – Sei proprio una moglie troia.
Poi sbatte la portiera e sale al posto di guida, mette in moto e partiamo. Devo farmi perdonare. Ho sbagliato ma quel ragazzo era così bello… anche adesso se ci ripenso sento di nuovo un calore spandersi tra le mie cosce. Mi avvicino all’orecchio di mio marito e gli sussurro: – Hai ragione, ma sono la tua troia preferita.
– Sono solo un marito cornuto per te – mi risponde lui. Io non rispondo ma comincio a baciargli il collo e con la mano gli apro pian piano la cintura.
– Stavo pensando a te mentre lo baciavo – sussurro – non vedevo l’ora di vederti e non ho resistito – gli dico mentre gli tiro giù la cerniera dei pantaloni. Poi infilo una mano nelle sue mutande e prendo il suo pene in mano. È già duro ma non ancora grosso come al solito. Faccio su e giù, su e giù con la mano. Lui comincia ad ansimare ma non smette di guidare.
Io sono bollente: i miei seni non resistono più schiacciati nella camicia e comincio a slacciarmi i bottoni. – Fermati amore – gli dico – non resisto.
Mio marito continua a guidare. Allora mi abbasso e prendo il suo pene in bocca, vado su e giù con la testa. Sta diventando sempre più grosso, come piace a me.
Lui ansima ma continua ad andare avanti: – Sono arrabbiato – dice ma sento che il suo pene diventa sempre più duro. Non sa resistermi.
– Ti voglio adesso – dico mentre continuo a fargli un pompino e con la mano gli accarezzo le gambe.
– Fermati – gli dico di nuovo – sono tutta bagnata e ti voglio.
Lui non resiste più, mette la freccia e si ferma in una piazzola. Mi rialzo e scivolo sul sedile posteriore. Lui mi segue. Le macchine passano veloci al nostro fianco ma a noi non interessa. Lui si avvicina e mi bacia i capezzoli mentre con le mani mi slaccia la gonna e me la tira via.
Poi mi fa sdraiare sulla schiena e con i baci scende sempre più in basso, togliendomi le mutandine di pizzo con i denti. Sono nuda sotto di lui. Lui si ferma e mi guarda con desiderio. – Vediamo se sei brava a farti perdonare – dice.
Io sorrido, gli prendo la testa e la spingo fino alla mia patata, che tengo tutto rasata. Lui comincia a leccarmi e io godo di piacere. Poi lui si rialza e si spoglia: non ricordavo fosse così bello. Ho dimenticato il ragazzo di prima, ora voglio solo lui e nessun’altro. Anche lui arde di desiderio.
Mi prende i fianchi e me li alza, poi entra dentro di me e va prima lento, ogni volta che fa un movimento lancio gridolini di piacere e sussurro – Amore, continua, non ti fermare.
Mio marito va sempre più veloce, si appoggia su di me e mi tiene il seno, i miei capezzoli sono durissimi. Lui spinge forte e io godo sempre di più.
Poi lui si ferma un momento e io ne approfitto. Senza staccarmi da lui lo faccio sedere sul sedile e io mi metto sopra a cavalcioni. Mi sciolgo i capelli che ricadono sulle sue spalle e ci baciamo, le nostre lingue si intrecciano piene di passione. Io comincio a muovermi veloce, lui mette le mani sul mio sedere e comincia a schiaffeggiarmi, mettendo un dito alla volta nel mio culo. Mi piace da impazzire e non riesco a fermarmi.
Le macchine fuori ci vedono, rallentano e suonano il clacson ma a noi non importa, continuiamo a fare su e giù e io raggiungo l’orgasmo urlando il suo nome.
Lui poco dopo di me mi viene dentro e mi dice: – Non so se ti ho ancora perdonata.
Io rido e capisco: anche lui come me ha ancora voglia. Allora gli chiedo: – Cosa ti piacerebbe fare adesso?
Lui mi sposta di nuovo e mi fa mettere al contrario, sempre a cavalcioni ma con la schiena contro il suo petto. Io comincio a fargli una sega con la mia patata, andando su e giù sul suo pene. Sono tutta bagnata e scivolo bene su di lui, per eccitarlo di più. Lui mi tiene le mani sul seno e mi stringe i capezzoli, poi mi mordicchia il collo. Ci eccitiamo di nuovo entrambi e lui entra dentro al mio culo. Prima appoggia la cappella bagnata e spinge piano, poi entra dentro fino alla fine. Appoggio le mani sui sedili davanti e mi muovo veloce, spingendo sempre più in basso per sentire di più. Lui mette le sue mani sulla mia patata e comincia a toccarmi il clitoride, facendo dei movimenti circolari.
Sono bagnatissima e dopo pochi minuti raggiungo l’orgasmo, gridando: – Sono la tua troia preferita.
Lui spinge ancora, mi infila una mano davanti e infine dice: – Sei bravissima – e mi viene nel culo.
Entrambi siamo soddisfatti, io mi stacco e mi siedo un secondo a respirare. Guardiamo l’ora: tra poco i nostri vicini suoneranno a casa!
Non ho per niente voglia di vederli. Voglio solo tornare a casa e buttarmi nuda nel letto con mio marito, oggi è irresistibile. – Che ne dici se ricominciamo appena torniamo a casa? – gli dico. Lui sorride e mi dice: – Perché aspettare.
Io rido e dico: – Va bene, ma questa volta decido io cosa fare.
Moglie troia e marito cornuto si concedono al car sex
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